
Oggi, mercoledì 30 settembre alle ore 18:00, Stroncature e il Cantiere Storico Filologico ospitano la presentazione di “Cento anni di Socialismo” di Donald Sassoon. Insieme all’autore ne discutono, Fabio Libero Grassi, professore associato di Storia dell’Europa Orientale presso l’Università "La Sapienza" di Roma; Federico Lucarini, professore ordinario di Istituzioni politiche e di Scienza della politica presso l’Università del Salento; e Andrea Pomella, scrittore e giornalista. Per partecipare è necessario registrarsi.
Dalla quarta di copertina. Un grande storico segue le vicende dei partiti politici di sinistra dell’Europa occidentale in un secolo che ha visto la nascita del bolscevismo e la caduta del muro di Berlino, due conflitti mondiali e la dura contrapposizione della guerra fredda, la nascita dello Stato sociale e i grandi moti studenteschi, il sorgere di una nuova consapevolezza femminile e l’impostazione di un diverso rapporto tra uomo e ambiente, fino al trionfo del “mercato”, a cui la sinistra europea sembra essersi, più o meno a malincuore, rassegnata.
La sua grandiosa ricostruzione dimostra che, attraverso la loro storia, i destini del capitalismo e del socialismo sono stati inestricabilmente legati. Sono cresciuti fianco a fianco, ciascuno sfidando e cercando di distruggere l’altro, in realtà nutrendosi e formandosi a vicenda. Il capitalismo può apparire come il vincitore, ma quanto deve alle idee socialiste?

Donald Sassoon
Storico, scrittore e saggista britannico, è professore emerito di Storia Europea Comparata alla Queen Mary University of London ed è considerato uno dei maggiori storici contemporanei, profondo conoscitore della realtà politica, culturale ed economica europea.
Nato al Cairo, ha frequentato le scuole a Parigi, Milano, Inghilterra e le università a Londra e negli Stati Uniti. Allievo di Eric Hobsbawn, è autore, tra gli altri, di Cent’anni di socialismo, La Gioconda, La Cultura degli europei, Come nasce un dittatore. Le cause del trionfo di Mussolini, e il recente Sintomi Morbosi. Le sue opere sono state tradotte in dodici lingue diverse tra le quali l’italiano, il cinese, il koreano e l’estone.
Ha tenuto conferenze in oltre trenta paesi ed è stato ricercatore e visiting professor in diverse università e istituzioni, tra le quali Innsbruck, New York University, Boston College, Paris XIII, Queensland (Australia), Trento e Padova.
Ha vinto il Deutscher Memorial Prize (1997), il Premio Alassio Internazionale (2009), il Grand Prize (Korean publishers 2013), il Premio Napoli Internazionale (2017), e il premio Acqui Storia (verrà conferito in Ottobre 2019).
É chiamato a parlare di storia, politica e cultura dalle tv di tutto il mondo tra i quali i World Service della BBC, CNN, RAI, ZDF, e ancora è stato ospite nella trasmissione “Otto e mezzo” di La 7, alla Radio Svizzera Italiana e in varie radio e TV americane, australiane, brasiliane, canadesi e coreane e intervistato dai maggiori giornali in Italia, Grecia, Giappone, Estonia, Spagna, Francia.
Per anni ha curato il festival «La Storia in Piazza» di Genova.
Il suo ultimo libro sulla globalizzazione del capitalismo, The Anxious Triumph. A Global History of Capitalism, 1860-1914, edito da Penguin (2019) è in uscita nel 2020 in
Italia (Garzanti) e in Spagna (Planeta/Cultura).