Lo scorso 4 gennaio Stroncature e Cantiere Storico Filologico hanno ospitato la presentazione del libro “Storia mondiale della Sicilia” a cura di Giuseppe Barone (Laterza editore). Con l’autore ha dialogato Silvio de Majo. Ha moderato Armando Pepe.
Al centro del Mediterraneo, dalla più remota antichità, la Sicilia si è trovata ad essere cerniera tra popoli, culture, religioni ed economie. Greci, fenici, romani, arabi, bizantini, normanni, francesi, spagnoli, austriaci l’hanno abitata nei secoli, governata, custodita o devastata, lasciando ogni volta a sedimentare relazioni, incontri e scontri. Un’isola, certamente, ma tutto meno che una terra ‘isolata’ o chiusa nel suo orgoglio insulare. Piuttosto un vero e proprio caleidoscopio che ritroviamo nei suoi peculiari ‘caratteri originali’: la molteplicità dei popoli, la ricchezza delle città, la varietà di riti e cibi. Un cammino lungo 7 mila anni, un racconto in 114 tappe per capire quanto di ‘mondiale’ ci sia in Sicilia e quanto di Sicilia nel mondo.
Giuseppe Barone è professore ordinario di Storia contemporanea presso l’Università di Catania. Dirige la rivista “Archivio Storico per la Sicilia Orientale” ed è presidente dell’IMES Sicilia. Tra le sue pubblicazioni: Mezzogiorno e modernizzazione (Einaudi 1986); Egemonie urbane e potere locale (1882-1913)in Storia d’Italia. Le regioni dall’Unità ad oggi. La Sicilia (Einaudi 1987); L’oro di Busacca (Sellerio 1998); Zolfo. Economia e società della Sicilia industriale(Bonanno 2002); La sfida globale. Vecchie e nuove potenze dal colonialismo alla ‘grande guerra’ (1870-1920) (Bonanno 2010); Gli lblei e la Grande Guerra (Cliopress 2015).